Genitorialità non violenta e Anubistica
L’altra notte il Profeta si è svegliato adorando Anubi perchè in preda al mensile incubo sulle interrogazioni, esami, ecc.
Dopo essersi reso conto che non era in una classe alla mercé della sua vecchia prof, non ha potuto che farsi una domanda:
“E’ davvero necessario far crescere un bambino/ragazzino generandogli ansie che si ripresentano trentanni dopo? Qual è il beneficio?“
Alla luce di una vita passata il vecchio rincoglionito Profeta ha sviluppato dei dubbi molto seri sulla impostazione comunemente accettata della corretta “educazione” dei bambini.
Ultimamente si comincia a parlare di “Peaceful parenting” che in italiano dovrebbe tradursi “genitorialità pacifica”.
Ora è chiaro a qualsiasi genitore che associare pace a figli faccia solo ridere; le adorazioni di Anubi fatte dai genitori sono tra le più alte e ispirate.
Allora forse sarebbe meglio chiamarla “Genitorialità non violenta” così credo che si possa mettere tutti d’accordo e spiegare meglio di cosa si stia parlando.
Il problema nasce quando si considerano violenza anche tutte le forme di aggressione verbale e tutti i comportamenti volti a generare ansia nei figli per costringerli a fare delle cose.
Qualcuno ragionevolmente considera necessarie queste ultime cose per “fare un figlio con la schiena dritta” ma spesso non tiene conto dei danni collaterali semplicemente perché sono comuni a tutti.
Tra questi danni c’è anche, forse, “produrre esseri” a loro modo violenti, da una parte, e dall’altra dei buoni soldatini pronti a farsi inquadrare da chi li comanda urlando di più.
C’è anche caso che la cosiddetta “storia del mondo” possa dipendere anche da questo.
Gli studi sulla “genitorialità non violenta” potrebbero illuminare gli umani su cosa stiano facendo e sui danni che stiano causando.
Dato che il Profeta non è sufficientemente informato anche su questo argomento passa la parola al Grande Maestro Pheel:
I rischi nascosti della genitorialità aggressiva
Caro Anubista,
il qui presente Grande Maestro Pheel non ha nemmeno 30 primavere e tantomeno figli.
Cosa mai potrò avere da insegnare su questo argomento?
È vero, non ho dei figli, ma sono figlio a mia volta. E sono figlio di due persone che a malapena si sono parlate da dopo la mia nascita. Ovviamente avevano due approcci totalmente diversi alla genitorialità.
Uno non ha mai usato violenza e non ha mai urlato.
L’altro non si è fatto problemi a usare entrambi questi strumenti “per il mio bene”.
MA ATTENZIONE:
il fatto che il primo dei due non abbia usato violenza o urla, non significa che mi ha lasciato fare tutto ciò che volessi.
Al contrario era una persona capace di negoziare pacificamente esponendo le sue ragioni con calma e pazienza.
Dal suo lato ero anche l’ultimo di quattro figli, quindi era già navigato.
Ma è importante capire che non voglio contrapporre “pugno di ferro” a “libertà completa”.
La genitorialità non violenta (o pacifica) non risparmia le conseguenze delle cattive azioni.
La differenza sostanziale è che le conseguenze non sono mai in forma di urla o sculacciate, quanto in forma di privazioni.
Privazioni di cui il bambino è consapevole fin dall’inizio, perché ci si è preoccupati di spiegare chiaramente le conseguenza dei loro comportamenti.
Ma andiamo avanti. Dicevo…
Posseggo, da figlio, entrambi i punti di vista e vorrei condividerli in questo articolo.
Non tanto per migliorare qualcuno come genitore, dal momento che non faccio parte di questo club, quanto per rendere gli anubisti edotti di un fatto importante:
L’uso della violenza nell’approccio con i bambini è ESTREMAMENTE COSTOSO (Oltre che poco Anubista).
Questo perché quando si urla o si mena un bambino c’è qualcosa che si vede e qualcosa che non si vede.
Quello che si vede è che il figlio ha capito che se si comporta in quel modo prende le mazzate.
Quello che NON si vede è che dentro di lui qualcosa muore.
E non sto parlando di qualcosa di spirituale, ma di qualcosa di molto pratico.
È infatti scientificamente dimostrato che quando usi la violenza sul tuo pargolo, alcune cellule neuronali MUOIONO (o addirittura non si sviluppano proprio).
Il che ha perfettamente senso, anubisticamente parlando.
Urlare e rompere i coglioni per avere ragione sono cose stupide (nonché violazioni del 4° e del 2° precetto) .
Queste cose stupide non fanno altro che aggiungere più stupidità a chi le subisce, togliendo intelligenza.
Quando si urla e si usa violenza senza aver spiegato al bambino esattamente cosa sta succedendo e perché si ha così tanto bisogno di quel comportamento da lui, lo si sta letteralmente rendendo più stupido.
E la stupidità è costosa. Non solo in termini neuronali, dato che i neuroni perduti non ricrescono.
Ma è costosa anche perché:
- il bambino, abituato a riconoscere come autorevole “quello che urla di più”, finirà per farsi abbindolare da politici di ogni schiera, finendo per pagare un fottio di tasse e votare per sistemi di controllo che lo renderanno progressivamente più miserabile;
- il bambino, abituato a non poter reagire di fronte ai soprusi, diventerà uno di quei dipendenti che fanno “sìsì” con la testa di fronte al classico capo-padrone che lo tratterà come carne da cannone;
- il bambino finirà per scegliersi un partner con lo stesso schema comportamentale, cosa che degenererà in un costoso divorzio quando va bene e in episodi di violenza domestica quando va male. Probabilmente pensando “forse me lo sono meritato”.
- il bambino non reagirà di fronte agli atti di violenza in generale perché non li considererà sbagliati a prescindere;
- il bambino avrà forse migliori risultati scolastici, perché la scuola è un sistema che premia l’obbedienza, ma si ritroverà poi in difficoltà nel mondo del lavoro dove viene premiata la cooperazione invece che la coercizione;
- il bambino avrà maggiori possibilità di sviluppare malattie mentali, dipendenze, comportamenti violenti e disturbi dell’apprendimento;
- il bambino finirà per dare un mare di soldi a psicologi, terapeuti, guaritori e sciamani nel tentativo di rimettere a posto il casino che ha nella testa;
- il bambino finirà per odiare il genitore a un livello così profondo da non avere alcun piacere a relazionarsi con esso;
- il bambino un giorno sarà padre a sua volta e ripeterà gli stessi comportamenti di merda sui suoi figli, considerandoli perfettamente normali.
Spero che ora sia più chiaro quanto sia stupidamente costoso usare la violenza sui bambini.
“Eh ma ti fanno uscire matto”
Allora non fare bambini.
Vale la pena far passare a un essere umano anche solo uno dei punti sopra citati perché si vuole a tutti i costi un figlio?
Se non si è pronti a dare anima e corpo per trovare modi per educare un figlio senza l’uso della violenza e delle urla, semplicemente NON SI DEVONO FARE FIGLI.
Meglio adottare un cane, piuttosto.
Anzi, forse è meglio di no. Si rischierebbe di rovinare pure lui.
E a proposito di cani, adoro sempre Anubi quando sento parlare di “approccio non violento” nei confronti dei cani, ma non per quanto riguarda i bambini.
Ma torniamo a noi.
Se si è nella situazione in cui si hanno già dei figli?
Allora meglio iniziare a pensare a come chiedere scusa e a riconoscere i propri sbagli.
Non c’è altro modo per iniziare a guarire i bambini.
O meglio, esiste, ma comporta il fatto che non devono più vedere il genitore e fare un luuuungo lavoro di recupero.
Infatti, secondo le statistiche, per ogni anno di abusi ne servono almeno altri 3 in un ambiente “sano” per guarire.
Già. L’aggressione è stupidamente costosa.
Spero che a questo punto sia sufficientemente chiaro.
“Eh ma i miei genitori quando ero piccolo mi hanno picchiato e oggi sto bene, secondo me stai esagerando.”
“Tutti hanno sempre picchiato i figli quindi non c’è nulla di male”.
“Non c’è altro modo per educare quei piccoli scalmanati”.
Queste sono alcune delle obiezioni che spesso rimangono, nonostante tutto ciò che sappiamo sulle conseguenze di un approccio violento sui bambini
A tal proposito, vorrei chiudere questa riflessione con un paio di domande per l’anubista, sperando mi possa aiutare a capire meglio il mondo della genitorialità.
- Se l’uso della violenza e delle urla per “correggere” i bambini è giusto e sacrosanto, perché è invece inaccettabile usarle anche con il partner, gli amici e i colleghi?
- Se l’uso della violenza e delle urla sui bambini è moralmente giusto, perché non esiste un singolo film, libro, serie TV o altro dove chi usa qualsiasi forma dia violenza sui bambini è considerato buono?
Attendo un eventuale risposta sul Dis-Ordine degli Anubisti su Telegram.
In alto le orecchie adepto.
E che Anubi sia con te.
Il Grande Maestro Pheel
Saluti del Profeta
Il Profeta consiglia caldamente anche l’ascolto del seguente podcast del Grande Maestro Jack. Si consiglia anche l’ascolto di tutte le altre puntate Del Podcast “Il Truffone” perchè sono molto Illuminanti per chi sta cercando di capire in particolare cosa stia succedendo alla nostra economia e chi ci sta spingendo a sempre maggiori adorazioni anubistiche quando controlliamo l’estratto conto.
IL Profeta vi saluta e vi lascia con una citazione di Nietzche che appoggia alcune affermazioni del Grande Maestro Pheel:
“Io ho una domanda riservata soltanto a te, fratello mio: come uno scandaglio, io lancio questa domanda
nella tua anima, per sapere quanto essa sia profonda. Tu sei giovane e desideri figli e matrimonio. Ma io ti chiedo: sei tu un uomo che ha il diritto di desiderare un figlio? Sei tu il vittorioso, il superatore di te stesso, il dominatore dei sensi, il signore delle tue virtù? Questo ti domando. O forse parla nel tuo desiderio la bestia e la necessità? O l’isolamento? Oppure il disaccordo con te stesso? Io voglio che la tua vittoria e la tua libertà mirino ad un figlio. Tu devi erigere viventi monumenti alla tua vittoria e alla tua liberazione. Tu devi costruire al di sopra di te stesso. Ma prima devi essere costruito te stesso, squadrato nel corpo e nell’anima. Tu non devi solo trapiantarti, ma trapiantarti in alto! A questo aiuta il giardino del matrimonio! Tu devi creare un corpo superiore, un moto primario, una ruota che gira intorno a se stessa; tu devi creare un creatore.”
Che Anubi sia con voi.
Il Profeta.
P.S. Se sei una donna e vuoi leggere una lunga e delirante serie di osservazioni del Profeta su matrimonio e figli le trovi qui.
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